Dagli atti di preparazione al Convegno SLP:
La porta dell'a-mare - XX Convegno Scuola Lacaniana di Psicoanalisi (slp-cf.it)
Mariangela Mazzoni partecipante SLPcf

La porta del mare – Lampedusa
“Come iniziano le analisi? Cominciano in modo assai diverso. Cominciano nelle lacrime e nel riso, nella difficoltà e talvolta nella reticenza… Non è forse vero che un’analisi non rassomiglia a nessun’altra? Per questo nel titolo vi è “le analisi” al plurale… Come iniziano le analisi? Cominciano sempre alla stessa maniera”[1]
Attraversare la soglia di una porta che sembra socchiusa e che invece si apre, lasciarsi indietro tutto e intraprendere un’analisi non può in me che rimandare all’idea di viaggio.
Si intraprende un’analisi per risolvere, salvare, tagliare, resistere. Non sono questi tutti verbi (azioni) che possiamo accostare al viaggiare. Viaggiare talvolta è necessario per salvarsi contemplando anche il rischio di perdere tutto.
Nel film Le Nuotatrici due sorelle partono dalla Siria in guerra e viaggiano fino alla Germania, intraprendono un percorso personale che le porterà a rischiare la propria vita e a scegliere cosa fare del loro talento di nuotatrici.
Nuotare è ciò che ha insegnato loro il padre quando erano bambine, ed è ciò a cui si affidano, che amano ma a volte detestano.
Come iniziano le analisi? iniziano con il transfert:
Qualcosa fa da faro fra le onde e il soggetto si sente orientato nel transfert. Il transfert sull’analista permette la lettura del proprio viaggio, permette di iniziare a tentare la lettura del proprio sintomo. Permette, in fondo di ri-amare…
[1] J.-A. Miller, i Paradigmi del godimento, (a cura di A. di Ciaccia) Casa Editrice Astrolabio, Roma, 2001, p. 137.
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